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La crêpe calda

La crêpe calda

 
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La crespella, conosciuta anche con il termine francese di crêpe, è un tipo di cialda morbida, sottile e non croccante, cotta su una superficie rovente tonda.
Ecco a voi la ricetta:

INGREDIENTI:
• 3 uova
• 250 g di farina 00
• 500 ml di latte
• 1 pizzico di sale
• burro per la padella

PROCEDIMENTO:

1. Sbattete le uova con una forchetta e aggiuntevi il latte e un pizzico di sale, sempre sbattendo. Setacciate accuratamente la farina e unitela al composto di uova e latte un poco per volta, mescolate con una frusta per evitare che si formino grumi.

2. Mescolate fino ad ottenere una pastella liscia e fluida. Coprite la ciotola con della pellicola per alimenti e lasciatela riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.

3. Trascorso il tempo di riposo, scaldate una padella antiaderente, ungetela accuratamente con una noce di burro e con un pezzo di carta assorbente eliminate il grasso in eccesso. Versate un mestolo di pastella e inclinate e ruotate la padella in modo da distribuirla in maniera uniforme. Lasciate cuocere per qualche minuto a fuoco medio-basso. Con una spatola girate la crepe e continuate la cottura sull’altro lato. Dovrà risultare leggemente dorate.

4. Continuate fino ad esaurire tutto l’impasto ricordandovi di ungere di burro la padella di tanto in tanto e impilate le crepes una sopra l’altra affinché restino calde. Servite subito.

Ti aspettiamo da Peter Pan per provare le migliori crêpes!

Com’è il natale a Rimini

Com’è il natale a Rimini

 
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Come in molte altre città, anche Rimini, in questo periodo, viene inondata dall’atmosfera natalizia. La nostra città, da dicembre, si veste a festa, proponendo ai suoi visitatori innumerevoli occasioni di svago.
 
Dal 3 dicembre al 6 gennaio arrivano i mercatini di Natale!
Le strade si illuminano di luci colorate, l’aria si riempie di dolci profumi e l’atmosfera si scalda con le suggestive decorazioni e luminarie. I mercatini offrono l’occasione di poter fare acquisti e regali ma, allo steso tempo, di assaggiare dolci e fare foto con babbo Natale, gustando appieno il magico spirito natalizio. Per i più piccolini è possibile anche fare un tour sul trenino Lilliput, sulle note dei classici canti di Natale.
 
Dal 7 dicembre al 21 gennaio inoltre la zona balneare di Piazzale Boscovich cambia look e si trasforma in un grande villaggio invernale, incorniciato dalla spiaggia e dal mare, con 2800 mq coperti riscaldati, in cui divertirsi tra spettacoli, musica, sport e animazione. La principale attrazione risultano essere le due piste di pattinaggio, una più piccola per i principianti e una più grande per chi è già esperto. Qui si vive l’emozione unica di pattinare lasciandosi coccolare dal rumore delle onde che si infrangono sul nostro litorale.
 
Rimini come da tradizione è una città viva e dinamica. Per questo dal 1 Dicembre al 6 Gennaio è teatro del capodanno più lungo del mondo, ospitando ovunque musica, spettacoli, concerti, arte, mostre che insieme ai mercatini e alle scintillanti luminarie, trasformano la città in un unico e grande luogo di festa.
 
Tra un mercatino e una Pattinata, ti aspettiamo da Peter Pan

Spaghetti allo scoglio

Spaghetti allo scoglio

 
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Primo piatto prelibato e famosissimo, ha tutto il profumo e la piena prelibatezza del mare. Gli spaghetti allo scoglio sono un primo di mare intramontabile, adatto per ogni stagione dell’anno.
 
Ecco la ricetta per 4 persone:
• 400 g di spaghetti
• 400 g di cozze
• 400 g di vongole
• 4 gamberoni
• 8 gamberetti
• 300 g di calamari
• 300 g di pomodorini pelati
• 2 spicchi d’aglio
• vino bianco secco
• 1 scalogno
• 1 carotina
• olio extravergine di oliva
• sale
• pepe

Giornata mondiale della gentilezza

Giornata mondiale della gentilezza

 
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Il 13 novembre non è una giornata qualsiasi, è la Giornata Mondiale della Gentilezza. Questa data non è stata scelta a caso, ma coincide con la giornata d’apertura della Conferenza del “World Kindness Movement” a Tokyo nel 1997 che si è chiusa con la firma della Dichiarazione della Gentilezza.
 
L’obiettivo di questa giornata è di guardare oltre noi stessi, oltre i confini dei diversi paesi, oltre le nostre culture, etnie e religioni.
 
Per noi la piadina è divertimento e leggerezza, ma soprattutto richiama la voglia di star bene in compagnia e la gentilezza tipica dei Romagnoli.

Scoprite il Marinaio

Scoprite il Marinaio

 
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Per gli amanti del genere è obbligatorio provare la nostra speciale “Marinaio” con Tonno, Lattuga, Pomodoro, Cipolla, Maionese. Per chi ha voglia di trascorrere questo autunno all’aperto, con gli amici, in compagnia, magari stretto nel proprio cappotto e con una birra in mano. Per chi non si fa frenare da un po’ di freddo noi ci siamo!

Fine stagione … cosa fare?

Fine stagione … cosa fare?

 
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Nonostante la bella stagione stia ormai giungendo alla fine, la riviera romagnola, oltre la famosa Movida estiva, può continuare a offrire tanto anche durante i mesi cosiddetti “freddi”.
 
Tra borghi antichi, rocche che dominano la vallata sottostante, castelli e sagre, nell’entroterra riminese sono tante le occasioni per stare bene in famiglia e per veder sorridere i bambini.
 
Ecco alcune cose che vi consigliamo di vedere:
– Il primo luogo che merita sicuramente una visita è l’antico borgo di Santarcangelo di Romagna. Questo non solo per le sagre e le feste che rallegrano le sue vie quasi tutte le sere e che, tra artisti di strada e musica, faranno spalancare gli occhi ai vostri bambini. A Santarcangelo di Romagna si trovano infatti due piccole meraviglie che di certo vi piaceranno: le Grotte Tufacee e il Museo del Bottone.
– Molto interessante anche la piazza Tre Martiri, dove si trovava il cuore romano della città ovvero l’antico foro, con l’incrocio fra cardo e decumano. Bella anche la torre dell’orologio, che segna i mesi, le lune e i giorni.
– Consigliamo un giro a Piazza Ferrari, dove potrete visitare anche gli scavi della “Domus del Chirurgo” e il museo cittadino.
Piazza Cavour poi si sviluppa intorno alla Fontana della Pigna e viene chiusa ai lati dal Teatro Galli, le sedi di Comune e Provincia e dalla Vecchia Pescheria, che oggi rappresenta il luogo di aggregazione e ritrovo dei giovani nelle serate sia estive che invernali.
– Per un break rilassante ci sono poi le Terme di Rimini . Oltre ai benefici dell’acqua salsobromoiodica, potete godervi i percorsi e i trattamenti del centro benessere. Aperte tutto l’anno, le Terme di Rimini sono le sole in Emilia Romagna a usare acque marine e termali.
 
E ovviamente non dimenticarti che anche noi siamo aperti e ti aspettiamo con le nostre piadine!

L’origine della piadina romagnola

L’origine della piadina romagnola

 
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La “piadina” o “piada”, “pieda”, ”pida”, ”piè”, secondo i dialetti locali, è una preparazione a base di farina di frumento tipica della Romagna e della zona alta delle Marche, in particolare delle provincie di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Pesaro-Urbino.
 
I primi a cucinare una versione rudimentale di piadina sono stati gli Etruschi, i quali furono i pionieri nella coltivazione e lavorazione dei cereali e quindi nella produzione di “sfarinate” (semplici sfoglie ottenute dall’impasto di diverse farine e acqua, senza lievito, e poi cotte su lastre di pietra roventi) che somigliavano molto all’attuale piadina, anch’essa preparata senza lievito e cotta su una piastra di metallo o di pietra. Le sfarinate, le rudimentali piade, continuarono ad essere prodotte anche nell’Antica Roma, dove rappresentavano un cibo da ricchi perché dovevano essere mangiate appena cotte; già dopo qualche ora, infatti, diventavano dure e non masticabili, quindi non erano adatte ai plebei che, invece, avevano bisogno di un cibo che si conservasse a lungo.
 
Nel Medioevo ci fu un’inversione dei ruoli, per così dire: dato che tutti i prodotti lievitati erano di dominio e appannaggio esclusivi dei ricchi, sfarinate e piadine semplici, senza lievito, prodotte solo con farine meno pregiate, tipo quella d’orzo, e acqua, divennero il cibo dei poveri. Via via che nacquero le scuole di cucina e che la gastronomia divenne una vera e propria arte, la piadina fu relegata nell’angolo dei cibi poveri, era considerata un “pane rude”, diffuso solamente tra i contadini e i ceti meno abbienti che aggiungevano anche ghiande e legumi secchi al suo impasto per renderla più nutriente e saziante possibile.
 
Durante il Novecento la piadina vive il suo periodo di rivalsa, inizialmente si diffonde su tutte le tavole romagnole, poi diventa un cibo di strada, preparata e cotta al momento dai chioschi lungo la costa adriatica e quindi, grazie ai turisti, già dagli anni Cinquanta ottiene una fama internazionale.
Oggi la piadina è simbolo stesso della Romagna, si incontrano sia sulla costa che nell’entroterra numerosi chioschi dove la piadina è fatta a mano come una volta. Da zona a zona si differenzia per spessore e ingredienti. Non esiste una regola ufficiale di realizzazione, la preparazione è a discrezione del gusto personale!

Piadina integrale fatta in casa

Piadina integrale fatta in casa

 
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Ingredienti
310g di farina integrale
200ml di latte tiepido
2g di bicarbonato
6g di sale
25-30g di strutto
 
Preparazione
Mettete in una ciotola la farina con il bicarbonato e al centro lo strutto, sciogliete il sale nel latte tiepido e versatelo sulla farina, mescolate energicamente con un mestolo, poi rovesciate l’impasto sulla spianatoia e lavoratelo con le mani in modo da ottenere una palla elastica e morbida, mettete in una ciotola coperta con un canovaccio e lasciate riposare per circa 30 minuti. Trascorso il tempo dividete l’impasto in quattro palle e stendete ognuna con il mattarello, per dare la forma perfetta aiutatevi con il cerchio di una tortiera premendo sopra l’impasto e ritagliate i bordi con un taglia pizza.
 
Scaldate la padella antiaderente e mettete a cuore la piadina a fuoco vivo per circa 70-80 secondi per parte.
 
Buonissime e leggere da gustare anche senza niente dentro! Provatele a casa!

Scoprite Peter Pan

Scoprite Peter Pan

 
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Peter Pan Bar Piadineria, è un ambiente familiare dove vengono proposte semplici e gustose ricette tipiche della cucina romagnola!

A pochi passi dal mare potrete gustare spuntini veloci e leggere pause pranzo, un aperitivo dopo una giornata in spiaggia oppure una cena sul lungomare.

Al Peter Pan con la sua inconfondibile atmosfera romagnola dal mattino alla sera potrete trovare un ambiente amichevole dove la regola essenziale è smettere di crescere e tornare un po’ fanciulli.