Il SanGiovese: un rosso corposo con una lunga storia

Il SanGiovese: un rosso corposo con una lunga storia

 
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Terra dei sapori decisi e corposi, la Romagna, è anche la patria di uno dei vini più famosi e presenti sulle tavole italiane: il Sangiovese.

È uno dei vitigni italiani più diffusi ed è coltivato principalmente in Emilia-Romagna, in Toscana e in alta Campania e pare che anticamente fosse coltivato anche in Calabria. Le sue origini sono poco conosciute e ancora oggi non si hanno notizie precise sulla sua data di nascita. Il nome sembra che derivi da “sangiovannese”, perché i vitigni anticamente si trovavano in grande quantità nel paese di San Giovanni Valdarno. Tuttavia, esiste un’altra corrente di pensiero focalizzata sul nome del Sangiovese, derivato possibilmente dall’uva “san giovannina”, una qualità di uva primaticcia che matura alla fine di giugno per la festa di San Giovanni Battista. Le ipotesi più remote poi, fanno addirittura risalire l’etimologia del Sangiovese al “sangue-giovese”, cioè il sangue di Giove, monte situato verso Santarcangelo di Romagna. I romagnoli affermano che il Sangiovese racchiude in sé il carattere tipico della popolazione romagnola, descrivendolo come un “vino robusto, ruvido a primo impatto ma molto delicato e sincero”.

A differenza di altri vini, il rosso della Romagna è importante perché non solo è uno dei vini da tavola più diffusi in Italia, ma concorre anche alla produzione di vini importanti come il Cabernet Sauvignon, il Chianti o il Brunello di Montalcino. Si coltiva principalmente nelle colline bolognesi e nelle campagne tra Rimini e Ravenna e ha tre diverse tipologie: Novello, Superiore e Riserva. Il vino Novello è quello che si ottiene con l’uva raccolta e macerata in un tempo abbastanza vicino mentre il Superiore è quello che ha una gradazione alcolica minima del 12% ed è commercializzato solo a partire dall’Aprile dell’anno successivo alla vendemmia. Il Sangiovese Riserva, invece, deve essere invecchiato di almeno 2 anni con una gradazione alcolica superiore al 12%.

Per quanto riguarda la preparazione, l’uva viene raccolta in Autunno e messa a macerare con la vinaccia. Dopo la macerazione si passa alla svinatura che separa le bucce e i vinaccioli dal succo. In seguito, il vino viene ripassato più volte attraverso dei filtri per eliminare altri residui e successivamente viene stabilizzato ed imbottigliato.Dal colore rosso rubino, il Sangiovese presenta caratteristiche singolari: è possibile infatti concentrarsi sul profumo delicato che ricorda la viola, il sapore secco e asciutto ed il retrogusto amarognolo ma molto gradevole. Si consiglia l’accompagnamento a piatti a base di carni rosse, arrosti misti, salumi e primi piatti con sughi di carne e pomodoro; ottimo anche il suo accostamento al famoso formaggio di fossa.

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